Beyond Final Fantasy VIII

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Endymion Spring
view post Posted on 5/1/2007, 13:51




Non avendo trovato la sezione per le Fan Fiction, posto qui!
CITAZIONE
Prologo:
Questa storia ritratta la storia di Final Fantasy VIII, ma sotto il punto di vista di altri ragazzi Seed del Garden di Balamb.

Capitolo 1: Il Garden di Balamb
La luce entrò piano nella stanza, attraverso le tendine. Faceva abbastanza caldo, e il sole era rovente. Mi svegliai, malvolentieri. Mi alzai e mi avvicinai alle tendine e le aprii. Il sole entrò di botto e illuminò la mia stanza. Ero stanco, mi ero appena svegliato e avevo già commesso un errore. Stasera si teneva la prova Seed e io non stavo riposando. Avrei avuto bisogno di tutte le forze possibili, ma ormai era troppo tardi. Tanto valeva uscire. Mi misi la canottiera bianca e la giacca blu che erano sulla sedia. Poi mi avvicinai all’armadio e lo aprii. Frugai tra i vestiti fino a trovare il pantalone della divisa del Garden. Me lo misi e chiusi l’armadio. Feci per avvicinarmi alla porta quando qualcuno bussò facendomi sobbalzare. Aprii la porta. Era Alexis, la mia ragazza. Era già vestita con la divisa e sembrava sveglia da molto.

Alexis: Ciao Yuri!!

Entrò baciandomi e si sedette sul letto. Chiusi la porta.

Alexis: Appena sveglio, eh?
Disse ridendo. Non c’era nulla da ridere. Stavo dormendo in piedi.
Yuri: Alexis.. ma come fai ad essere già sveglia? Io mi sono svegliato riluttante e tu sei già qui!
Alexis: Ih ih! Dai che oggi è un gran giorno!
Yuri: Si, per essere bocciati!
Alexis: Ma la finisci? Piuttosto, perché non andiamo alla mensa, che sennò i panini finiscono?

Detto questo, si alzò e aprì la porta. Poi mi fece cenno con la testa di uscire.
Proseguimmo lungo il corridoio, in silenzio. Non trovavo nulla da dire. In fondo, mi ero appena svegliato! Uscimmo dal corridoio. Il Garden era molto grande e centralmente era circolare, con un ascensore al centro che portava nelle aule, o nella sala delle feste o in presidenza. Mentre camminavamo, un ragazzo biondo con un tatuaggio sul viso ci superò di corsa. Era diretto in sala mensa.

Alexis: Quanto odio gli studenti che non mettono la divisa! Mi danno un senso di indisciplinarietà!
Yuri: Alice, non penso che la parola indisciplinarietà esista..
Alexis: Non farci caso, oggi sono felice!
Yuri: Beata te..
Arrivammo in sala mensa. Lo stesso ragazzo che ci aveva superati, stava urlando come un matto.

???: COME NON CI SONO PIU’ PANINI? NON POTETE FARMI QUESTO!
Yuri: A quanto pare è tutto finito...
Alexis: I panini non sono tutto, Yuri!
Detto questo si avvicinò al tavolino dei yogurt e ne prese uno.
Yuri: Come fai a mangiare questa roba?
Alexis: Ah, non è per me..
Yuri: Non aggiungere altro, ho capito!

Alexis aveva un gatto nella sua stanza. L’aveva chiamato Leo. E’ vietato portare animali nel Garden, figuriamoci farlo vivere nel Garden. Ma lei aveva chiesto al Preside Cid se lo poteva tenere e lui ha risposto di si ma ad una condizione. Non doveva farlo sapere a tutti.
Uscimmo dalla mensa senza nulla da mettere sotto i denti, a parte uno yogurt per Leo. Guardai l’orologio. Era ora di lezione!

Yuri: Alexis, è tardi! Non possiamo portare lo yogurt a Leo, stanno per cominciare le lezioni!
Alexis: Cosa? Davvero? Ma io non posso lasciare Leo senza il suo cibo...

Pensai un attimo ad una cosa.. ma era illegale nel Garden. Ma in fondo fino ad ora avevamo fatto un sacco di cose illegali al Garden. Quando passammo davanti al corridoio del Garage, presi Alice per il polso e la condussi nel garage. Aprii il cofano della mia macchina e presi uno Skyboard rosso fiammante. Lo poggiai a terra ma lui non cadde. Fluttuò all’altezza delle nostre caviglie.

Alexis: Non ho nessunissima intenzione di salire su quel coso volante!
Yuri: Dai, Alexis! Vuoi portare lo Yogurt al tuo gatto o no?

Lei fece cenno di sì con la testa e io salii sullo Skyboard. Lei salì impaurita e si aggrappò ai miei fianchi. Partii il più velocemente possibile. Se qualcuno ci avrebbe visti eravamo finiti. Arrivammo ai dormitori e Alexis scese di corsa. Io andai a posare lo Skyboard e feci una corsa di ritorno ai dormitori. Alexis tornò dopo pochi minuti e uscimmo da corridoio. Il Garden era deserto. Corremmo nella hall, salimmo le scale e entrammo nell’ascensore. Premetti con agitazione il pulsante per salire al primo piano. E l’ascensore partì. Entrammo di corsa nella nostra aula. Per nostra fortuna, la professoressa era in ritardo. Ci sedemmo al nostro banco e io aprii il mio terminale di supporto. Nessun nuovo messaggio nella casella di posta, a parte quello di una ragazza nuova che si era proposta di fare il Festival del Garden. Cancellai l’e-mail quando entrò la professoressa Quistis Trepe, accompagnata dal nostro compagno di classe Squall Leonheart. Era depresso come al solito e aveva qualcosa di strano. Stavo osservando il suo viso per notare qualcosa di strano quando Alexis mi sussurrò:
Alexis: Hai visto? Squall ha una cicatrice sulla fronte. Chissà che dolore che gli fa!

Tornai ad osservare Squall. Aveva davvero una cicatrice.

Quistis: Buongiorno ragazzi e scusate il ritardo. Squall, vai a sederti.

Poi si voltò verso Seifer Almasy, seduto dietro a tutto.

Quistis: Mi raccomando Seifer, fai più attenzione durante gli allenamenti... Comunque sia, non dimenticatevi che stasera alle 17 dovrete sostenere l’esame Seed. Di cosa si tratterà? Non ve lo dico! Bene.. ora potete andare.

Si alzarono tutti all’unisono tranne me. Rimanevo sempre seduto nell’aula, aspettando che tutti avessero già usato l’ascensore, in modo da non fare la fila.

Alexis: Sei silenzioso oggi.
Yuri: Sono preoccupato.
Gladis: Sei preoccupato per l’esame, Yuri?

Gladis era una ragazza molto simpatica, e sotto alcuni aspetti molto carina. Se Alexis avrebbe saputo quello che pensavo di Gladis si sarebbe infuriata, anche se le avrei detto la verità, ovvero che per me è molto più bella di Gladis.

Yuri: Si...
Gladis: Dai, su col morale! Io comunque vado a riposare. Bisogna essere molto in forze per l’esame di stasera!
Alexis: Aspetta, vengo anch’io! Tu che fai Yuri?
Yuri: Andate avanti voi.. poi casomai vi raggiungo...
Alexis: Stai aspettando qualcuno?
Yuri: No, no.. è solo che odio fare la fila dell’ascensore..
Gladis: In effetti, sarebbero gradite anche delle scale..
Alexis: Comunque sia.. noi andiamo!
Yuri: Ciao..

Rimasi ad attendere.. e attendere, e attendere. Fino a che non si sentiva più anima viva. La fila per l’ascensore era finita da un pezzo. Uscii dall’aula e percorsi il corridoio. Arrivai all’ascensore e entrai. Ero deciso a tornare al dormitorio per riposare. Ed è quello che feci.

Gli studenti che devono sostenere l’esame Seed, sono pregati di presentarsi nella hall.

Mi svegliai, per la seconda volta in quella giornata, malvolentieri. Non mi ero spogliato, quindi uscii di corsa dalla mia camera e raggiunsi la Hall. Lì c’erano tutti gli studenti che dovevano affrontare l’esame. Davanti alla mappa del garden c’erano Quistis e una professoressa che non avevo mai visto. Poi, arrivò il professor Frey.

Quistis: Bene... vi dividerete in vari gruppi. La professoressa alle mie spalle sarà la coordinatrice del gruppo A. Il gruppo A è pregato di recarsi all’entrata. Grazie. Il Gruppo B sarà coordinato da me ed è pregato di restare qui. Il gruppo C è pregato di spostarsi sulla destra.
Gladis: Mi scusi, chi è il gruppo C?
Quistis: Il caposquadra del gruppo C sarà Alexis Lunet e la sua squadra sarà composta da Gladis Yuil, da Yuri Hartnett e da Julia Hartnett.
Yuri: Cosa? Non posso stare nella stessa squadra della mia gemella!
Alexis: Dai, non ti lamentare! Potevamo capitare con Seifer!
Yuri: Mhmm..
Gladis: Comunque ci conviene andare verso destra, come ha detto la professoressa Quistis..

Ci spostammo a destra. Il professor Frey era seduto sulla panchina e mia sorella stava camminando avanti e indietro.

Julia: Alla buon ora!
Yuri: Stavamo discutendo..
Frey: Ora che ci siete tutti vi dirò che io sarò il vostro coordinatore. L’esame si basa sul prendere parte ad una guerra, la famosa guerra tra Galbadia e Dollet. Il vostro compito sarà sorvegliare la spiaggia e assicurarvi che le navi che arriveranno siano solo da Balamb. In caso contrario, attaccate i soldati Galbadiani.
Gladis: Bene.. quando si parte?
Frey: Dobbiamo prendere la nave, a Balamb.
Alexis: E a Balamb ci arriviamo a piedi?
Frey: Si...
Julia: Ma sta scherzando?
Frey: Va bene.. prendiamo la mia macchina!

CITAZIONE
Capitolo 2 : L’Esame Seed


Entrammo nella macchina del professor Frey, senza dire una parola. Ci sedemmo nella parte posteriore della macchina, divisa dal posto di guida dove era Frey. Fino a metà viaggio restammo in silenzio fino a che Julia non decise di rompere il ghiaccio.

Julia: Paura, ragazzi?
Alexis: Non lo so.. per me è una nuova emozione...
Gladis: Per me è una cosa orribile.. prender parte ad una cosa così brutta come la guerra!
Julia: Cosa ne pensi, Yuri?
Yuri: Non ho paura...

Rabbrividii alle mie stesse parole. Non sapevo realmente se avevo paura, ma non volevo smuovere la mia posizione di forza interiore. Se la mia fiducia in me stesso sarebbe crollata, sarei caduto nel panico. Dopo pochi minuti la macchina si fermò.
Alexis aprì la portiera e uscì per prima dalla macchina. Noi altri restammo a guardarci in faccia fino a che Alexis non ci richiamò.

Alexis: Vi muovete? Frey è già arrivato alle navi!

Scendemmo dalla macchina anche noi e ci incamminammo al porto. La nostra nave e quella della squadra B erano le uniche ancora arenate al porto. Frey ci fece cenno di entrare nella nave e noi lo seguimmo. Il viaggio risultò una scocciatura, nessuno aprì bocca. Una volta arrivati a Dollet, Frey ci indicò la nostra posizione e noi ci mettemmo sul posto. Mi guardai attorno. Non c’era anima viva. La spiaggia era coronata dalle nostre navi ma di navi nemiche neanche l’ombra!

Julia: Che ingiustizia! Gli altri si divertiranno sicuramente più di noi!
Gladis: Che ne dite di andare a dare un’occhiatina?
Alexis: Certo che ti vengono delle idee proprio stupide! Io non vi faccio allontanare per due motivi. Motivo uno: se arriva una nave nemica, chi la ferma? Motivo due: Siamo gli unici a fare la guardia qui, vi pare che se ce ne andiamo tutti i coordinatori nelle navi di fronte a noi se ne accorgono?
Gladis: Oh.. si hai ragione.

Continuai a osservare la linea dell’orizzonte. C’era una nave in arrivo!

Yuri: Ragazze, nave in arrivo!
Julia: Oh, finalmente!

Estrassi la mia spada e attesi. La nave arrivò sulla spiaggia. Se da lì ne sarebbero scesi dei nemici, sarebbe stata l’ora di attaccare... Il portellone della nave si aprì e.. ne uscì la squadra B. Seifer corse verso di noi e salì le scale alle nostre spalle. Non ci salutò neppure. Poi passò Squall che fece un cenno di saluto con la testa. Ricambiai. Infine passò, seguendo Squall, lo stesso ragazzo della mensa. Chissà a che sezione della città erano stati assegnati.

Julia: Che barba!
Yuri: E’ stancante stare qui ad aspettare..
Gladis: Sarebbe meno stancante andare a vedere cosa fanno gli altri..
Julia: Ora basta! Io vado a vedere che fanno gli altri!

Detto questo, Julia corse via, verso l’entrata della città.

Gladis: Ti seguo Julia!

E anche Gladis se ne andò.

Alexis: Tu rimani qui, vero Yuri?
Yuri: Mi dispiace, Alexis, ma stavolta hanno ragione... io vado..
Alexis: UFF! D’accordo! Sono con voi!

Un sorriso si stese sulle labbra di Alexis. La baciai e ci incamminammo dentro Dollet. Sia a destra che a sinistra la strada era piena di morti e di studenti, che a quanto pare, l’avevano spuntata contro i soldati. Arrivammo fino in piazza quando vedemmo la torre di comunicazione aprirsi e mettersi in funzione. Mi voltai verso Alexis e poi verso Julia.

Yuri: Che facciamo? Andiamo a dare un’occhiata?
Alexis: Già che ci siamo... Non farebbe male!
Julia: Così mi piaci!
Gladis: Dobbiamo sbrigarci prima che notino la nostra assenza!
Yuri: Si!

Corremmo verso la torre. C’era un lungo ponte da attraversare. Da lontano si poteva vedere che sul ponte erano state piazzate molte guardie, e ci preparammo alla battaglia. Notai che alcune guardie erano già ferite, ne dedussi che doveva essere passato qualcuno, ma a nessuno era stata affidata la torre di trasmissione o il ponte!
Ferimmo numerose guardie, fino a trovarci alla fine del ponte. Mentre continuavamo a correre mi accorsi di un cadavere di un’anacondar.

Yuri: Ehi, ma che ci fanno i mostri qui?
Julia: Cosa ti fa pensare che qui ci sono dei mostri?

Indicai il cadavere di anacondar.

Julia: Va bene, ti credo!!
Alexis: Faremo meglio a sbrigarci!

Arrivammo davanti alle porte della torre. Mentre stavamo entrando Gladis lanciò un urlo.

Gladis: AAAH!
Alexis: Cosa è successo?
Gladis: Questa chiave inglese mi stava cadendo addosso!

Subito dopo, si udirono i rumori tipici d’una battaglia proprio sopra la torre.

Alexis: Forse faremo meglio ad andare via da qui..
Yuri: Concordo con a pieno con Alexis!
Julia: Forse è davvero ora di andare via!

Ci girammo e corremmo via, risalendo tutta la salita. Arrivammo di nuovo alla piazza quando ci scontrammo con una ragazza piena di vita, era tutta fremente e saltante.

???: Ahu…
Yuri: Tutto ok?
???: Si, grazie!
Gladis: Chi sei?
???: Sono Selphie, la portaordini della squadra A.. dov’è il caposquadra della vostra squadra?
Alexis: Eccomi.
Selphie: Bisogna tornare subito alle navi, ordini del Preside Cid!
Alexis: Va bene..

Selphie si allontanò di corsa verso la torre delle comunicazioni.

Yuri: Meno male, stavo pensando che era perché avevamo abbandonato la nostra posizione..
Julia: E che saremo stati bocciati tutti!
Alexis: Me per prima..
Gladis: Abbiamo poco tempo.. bisogna tornare!

Corremmo attraverso la città e avvisammo tutte le squadre che non erano state avvisate da Selphie. Entrammo nella nostra nave e attendemmo la partenza.

Julia: Non ce la faccio più ad aspettare, io mi affaccio!
Yuri: Aspetta Julia, vengo con te!

Insieme ci affacciammo dalla parte superiore della nave. Del fumo usciva da sopra Dollet. Come se dei palazzi fossero crollati. Poi, vidi Squall, Selphie e il ragazzo dei panini correre disperatamente verso la riva della spiaggia.

Julia: Ma cosa hanno da correre?
Yuri: Julia, guarda dietro di loro!
Julia: Merda!

Un enorme ragno meccanico li stava seguendo. Cosa avevano combinato quei tre? Eravamo tutti spaventati fino a che non udimmo il suono di una mitragliatrice. Ci girammo e c’era Quistis con il mitra della nave. Poi si sentirono tantissimi rumorini come dei proiettili sull’acciaio, fino a che, l’enorme ragno, crollò. Tirai un sospiro di sollievo. La nave partì e dopo un ora circa, arrivammo al Garden. Arrivammo insieme alla hall, quando sentimmo un annuncio.

Gli studenti che hanno appena tenuto l’esame Seed sono pregati di presentarsi al primo piano, per l’annuncio dei promossi e dei bocciati.

Corremmo senza dire una parola verso l’ascensore e Alexis spinse il pulsante per il primo piano. Quando arrivò fummo costretti ad attendere nel corridoio. Ero molto eccitato all’idea di superare l’esame Seed. Ad un certo punto, entrò un professore che annunciò il primo gruppo di promossi.

Professore: Il primo gruppo di promossi è composto da: Squall Leonhart. Zell Dincht. Selphie Tilmitt. Hyui Tonikon.

Diedi i complimenti a tutti loro e mi accorsi che Zell era il tipo dei panini e risi, sotto sotto. Aspettammo ancora un paio di minuti quando chiamarono il secondo gruppo.

Professore: Alexis Lunet. Gladis Yuil. Yuri Hartnett. Julia Hartnett.

Abbracciai e baciai Alexis. Eravamo Seed. Seguimmo il professore che ci fece salire in presidenza.

Cid: Congratulazioni. Da oggi siete Seed. Dovrete impegnarvi a mantenere il nome della scuola. E inoltre, avrete delle stanze solo per voi! Potete andare a riposarvi, e, non dimenticatevi che alle 10 ci sarà la festa in vostro onore…

Ci allontanammo e entrammo nell’ascensore. Premetti il pulsante per il piano terra.

Alexis: Seed…
Gladis: Siamo Seed vi rendete conto?
Julia: Da tempo aspettavo questo momento..
Yuri: A chi lo dici…

CITAZIONE
Capitolo 3: La Festa

Per il tempo che seguì prima della festa in nostro onore, dormii tutto il tempo come un ghiro. Poi, sentii qualcuno bussare alla porta. Aprii. Era mia sorella.

Julia: Ehi, Yuri! Cos’hai? Ti senti male? La festa è iniziata da una bella mezz’ora, e Alexis se ne sta seduta stufata ad aspettarti!
Yuri: “!” Oh, scusa! Cavolo, non me ne ero accorto!

Mi girai intorno alla ricerca della divisa da Seed e la trovai sopra alla sedia della scrivania, poi rivolsi a mia sorella uno sguardo come per intimarle a lasciare la stanza. Comprese al volo e mi lasciò solo. Un quarto d’ora dopo ero in sala e cercavo Alexis con lo sguardo. Non trovandola, mi avvicinai a Gladis.

Gladis: Sei arrivato finalmente!
Yuri: Si.. dov’è Alexis?
Gladis: Alexis? ... non saprei era seduta lì un momento fa... ah... eccola, eccola lì!
Yuri: Grazie, la raggiungo subito!

Mi avvicinai a passo svelto a Alexis. Era seduta ad un tavolino ed era appoggiata sulla mano serrata in un pugno. Sembrava alquanto stufata. Quando mi vide un sorriso le si allargò in viso.

Alexis: Oh, Yuri! Ma.. cosa ti è preso? Non è da te fare tardi.. cioè.. forse un po’ lo è ma... sono molto arrabbiata con te!
Yuri: Andiamo a ballare?

Le dissi in modo convincente, sapendo che in fondo non era arrabbiata.

Alexis: Va bene...

Ballammo a lungo e ci scontrammo con Squall ed una sua compagna che ci fece una linguaccia. La musica si dissolse piano e le luci si spensero lentamente quando sopra di noi, sopra la cupola di vetro, mille fuochi d’artificio scoppiarono. Ci baciammo per un tempo che sembrava interminabile.

Alexis: Andiamo sul balcone al centro addestramento?
Yuri: Intendi dire il luogo dove si ritrovano gli studenti dopo il coprifuoco?
Alexis: Proprio quello...
Yuri: Direi di si...

Uscimmo dalla sala senza farci notare quando qualcuno ci chiamo da dietro.

???: YUHUUUU!! Yuri!! Alexis!!

Ci girammo. Era Selphie, la ragazza che avevamo incontrato durante l’esame.

Yuri: Selphie! Proprio ora? Stavamo sgattaiolando via...
Selphie: Vabbè comunque.. vi va di partecipare alla creazione del festival del Garden?
Alexis: Certo! Che bella idea! Conta pure su di me e Yuri!
Selphie: Grazie!

E se ne andò via saltellando. Mi girai verso Alexis.

Yuri: Aiuterò anch’io? Davvero?
Alexis: Ma dai che ci divertiamo..

Continuando a parlare e a ridere ci ritrovammo nel centro addestramento. Stemmo lì per tanto tempo a parlare del più e del meno.. a stare insieme, quando ad un certo punto entrarono Squall e la professoressa Quistis. I due si avvicinarono al parapetto e si appoggiarono e iniziarono a parlare.

Yuri: Cosa ci fa una professoressa qui? E con Squall per giunta?
Alexis: Mi pare ovvio.. tra loro c’è del tenero, no?
Yuri: Non credo.. hai visto con chi ballava Squall? Non era mica Quistis?
Alexis: No, non lo era.. ma mettiti nei suoi panni... chi ballerebbe con una professoressa?
Yuri: Non sono d’accordo. Ad esempio, se tu eri una professoressa, e noi stavamo insieme, io avrei ballato con te. Altrimenti tu...
Alexis: Hai ragione.. altrimenti me la sarei presa a morte.
Yuri: Esatto. Che ne dici se ce ne andiamo da qui? Il posto sta diventando troppo affollato.
Alexis: Andiamo.

Mi alzai e le tesi una mano, a cui lei si aggrappò per alzarsi. Si scrollò la gonna dalla terra e uscimmo. Mentre stavamo tornando, vedemmo una ragazza con una sciarpa verde che veniva attaccato da un gruppo di mostri. Dovevo intervenire. Lasciai la mano ad Alexis e estrassi la spada, e altrettanto fece lei. Sferrai un fendente ma non riuscii a colpirlo, ma vidi che Alexis era stata più fortunata di me. L’aveva colpito in pieno, anche se, apparentemente, il mostro non aveva subito nessun danno. Il mostro mi colpì allo stomaco e io provai il dolore più forte di qualsiasi altro in vita mia. Mi accasciai e tutto divenne nero.

CITAZIONE
Capitolo 4: La Fuga di Seifer

Ero preoccupata. E distrutta. Yuri era entrato in uno stato di come temporaneo. La Kadowaki aveva detto che sarebbe stato solo per due, tre settimane al massimo. Non ne era passata neanche una ancora. Ogni giorno lo trascorrevo accanto a lui. E anche la notte. Avevo paura che, lasciandolo, non ce l’avrebbe fatta a sopravvivere. Dopo l’attacco di quei mostri alla ragazza, e dopo che Yuri fu colpito, lo portai in infermeria, e a quanto pare, sono stati proprio Squall e Quistis a salvare la ragazza. Erano le 4 di notte e stavo dormendo accanto al letto di Yuri, in infermeria. Il buio penetrava attraverso le finestre e lacrime secche erano ancora poggiate sul mio viso. Mi svegliai di colpo quando sentii un vetro lontano infrangersi. Non proveniva dall’infermeria, ma dalla sala mensa. Mi alzai e uscii di soppiatto dall’infermeria. Percorsi, spaventata, il corridoio. Quando arrivai in sala mensa, mi avvicinai al vetro che era ormai un mucchio di pezzetti di vetro. Li esaminai più attentamente. Erano stati calpestati. Alzai lo sguardo. “Che ci fa un vetro infranto in mezzo alla stanza?” pensai. Intuii che c’era qualcosa di strano e pensai di indagare un pò, quando vidi una pianta cadere a terra e un’ombra sgattaiolare fuori dalla sala mensa. Feci per estrarre la spada, e la mia mano sfiorò il fodero, purtroppo privo della mia arma. Mi ricordai di averla lasciata in infermeria, accanto al letto di Yuri. Inseguii la losca figura, e notai che entrò in infermeria. Il cuore mi batteva forte, e iniziai a pensare che se fosse successo qualcosa a Yuri, non me lo sarei mai perdonato. A quanto pareva, il vetro era solo una scusa per farmi uscire dall’infermeria. Corsi più veloce che potevo, verso il letto di Yuri. In infermeria non c’era anima viva. Era piccola come sala, e non ci misi molto a scoprire che in infermeria non c’era nessuno. “Strano” pensai, quando una voce mi chiamò.

???: Alexis...
Alexis: Chi sei?

Chiesi, cercando di individuare da dove provenisse la voce.

???: Piuttosto, ti sei mai chiesta chi sei tu veramente?
Alexis: Dove sei?

Mi giravo intorno ma sembrava che la voce provenisse da tutte le parti.

???: Chi sei?
Alexis: Non scherzare con me!
???: Hai paura?
Alexis: Dove sei?
???: E tu, sei nel posto giusto?
Alexis: Basta! Chi sei? Dove sei? Rispondi alla mia domanda!

La rabbia si era impadronita di me e raccolsi la mia spada da vicino al letto di Yuri.
Alexis: Rispondimi!
???: Prima rispondi tu alle mie domande...
Alexis: D’accordo...

Dissi e la mia voce uscì tremante.

???: Chi sei?
Alexis: Io sono.. Alexis Lunet.
???: Risposta non del tutto corretta. Pensi di trovarti nel posto giusto?
Alexis: Si! Io sono una Seed e servirò questo garden fino alla mia morte!
???: Risposta totalmente sbagliata.

Non capivo cosa volesse da me quella persona, quella voce, quella cosa.

Alexis: Ora rispondi alle mie domande? Dove sei?
???: Sono qui.

Disse, apparendo dal buio. Era un uomo con una tuta grigia e celeste, apparteneva sicuramente al corpo dei soldati di Esthar.

Alexis: Chi sei?
???: Sono un tenente del corpo dei soldati di Esthar, e ho il compito di prelevarti.
Alexis: Non vado via di qui!
Tenente: Se ti rifiuti, ti porterò via con la forza.
Alexis: E sia!

Strinsi forte la presa sulla spada e mi avventai sull’avversario. Estrasse velocemente un’arma che sembrava un piccone e, schivando il colpo, contrattaccò, graffiandomi il viso. Il sangue scorreva a piccole gocce sul pavimento. Mi volsi roteando al spada tentando di colpirlo. Lo mancai di nuovo. Corsi nuovamente verso di lui ma mi sferrò un calcio che mi scaraventò all’indietro facendomi cadere sulla scrivania della Kadowaki. Urlai di dolore e poi sentii uno sparo. Pensavo di essere morta. Il silenzio avvolgeva ormai la stanza e pareva che fosse tutto più buio dopo che quello sparo aveva illuminato la stanza. Attesi, sperando che quell’uomo non mi portasse via, ma ormai sentivo i suoi passi che calpestavano gli oggetti caduti a terra, e che si avvicinavano a me.

???: Alexis? Sei viva?

Mi alzai, sentendo la voce di una ragazza. Julia.

Alexis: Julia!

Mi alzai ad abbracciarla. Dietro di lei vidi il corpo del tenente sdraiato a terra, privo di vita, immerso in una pozza di sangue. Julia aveva ancora la pistola in mano.

Alexis: Oh, grazie..
Julia: Cosa è successo?
Alexis: Non lo so... questo esthariano voleva portarmi via. Diceva che io non sono quella che credo di essere e che questo non è il mio posto.. Non capisco.
Julia: E’ tutto passato...

Disse, voltandosi verso Yuri. Quando mi voltai anch’io verso di lui, notai negli occhi di Julia la speranza che il fratello si rimettesse. Scese una lacrima dal suo viso. Da quel giorno in poi, il tempo parve scorrere più velocemente, e ben presto Yuri si svegliò dal suo lungo sonno. Io stavo dormendo, e lui mi accarezzò i capelli. Io mi svegliai e lo abbracciai così forte che lui mi chiese di fermarmi. Lo baciai ripetutamente, e poi chiesi alla Dottoressa Kadowaki quand’è che si poteva rialzare dal letto. Ogni volta la sua risposta era sempre la stessa “Lasciamolo riposare un altro pò!” Mi ripeteva. In classe eravamo tutti più felici di sapere che si stava rimettendo. Anche se non trovavo Squall, Selphie e Zell da nessuna parte. La professoressa Quistis stava facendo lezione quando entrò il preside Cid e le sussurrò qualcosa all’orecchio. Quando se ne andò disse:

Quistis: Forse vi sarete chiesti come mai i vostri tre compagni manchino all’appello. Beh, sarete felici di sapere, che hanno intrapreso la loro prima missione Seed, a Timber dai Gufi del Bosco.
Seifer: Ma come? Loro tre soli? Non posso permettere che affrontino una missione da soli!

Urlò, e corse fuori dall’aula. Quistis lo seguì. Quando vidi Gladis alzarsi dal suo banco la fermai, prendendola per un braccio.

Gladis: Cosa fai? Lasciami!
Alexis: Dove pensi di andare?
Gladis: Ad aiutare Seifer nella sua fuga!

Disse, dandomi uno strattone che mi costrinse a lasciarlo il braccio, ma io, con un movimento rapido, lo ripresi e lo strinsi con più forza.

Alexis: Ma perché? Per farti bella davanti a lui?

Dissi mentre lei si faceva tutta rossa. Mi diede un altro strattone e corse via. La rincorsi ma era troppo tardi. Stava già scendendo con l’ascensore. Il tempo di richiamarla e sarebbe stato già troppo tardi. Mi affacciai al balcone e la chiamai.


Gladis: Ti prego non fermarmi, io vado, se vuoi venire accomodati sennò lasciami in pace!

Urlò seguendo Quistis e Seifer. In un attimo pensai a cosa fare. Scesi velocemente con l’ascensore e la inseguii fino all’uscita del Garden. Stavo per andare con lei quando mi fermai. Yuri aveva bisogno di me. Non potevo lasciarlo. E lasciai che Gladis aiutasse Seifer nella sua fuga dal Garden di Balamb.

 
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Squall99
view post Posted on 5/1/2007, 15:33




Bravissimo Endymion!Nn vedo l'ora d leggere il kontinuo!
 
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1 replies since 5/1/2007, 13:51   227 views
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